La gastrite e' un'infiammazione della mucosa gastrica ed alcuni cibi possono esacerbarne e i sintomi.
Questo non significa però mettersi a dieta stretta mangiando solo in "bianco".
I disturbi dello stomaco non dipendono solo da quello che mangiamo, ma anche dallo stato emotivo: stomaco ed intestino sono dei ricettori emotivi importantissimi e la loro funzionalità e fortemente influenzata dal contesto in cui avviene la digestione.
Quando si hanno problemi digestivi viene spontaneo adottare una dieta in bianco. Questa e' necessaria in fase acuta, soprattutto in presenza di vomito o di coliche, ma una volta superata la fase critica è bene evitare una dieta "bianca" in quanto priva di fibre e renderebbe lo stomaco ancor più selettivo e sensibile. Bisognerà optare per piccoli e frequenti pasti e ridurre l'apporto calorico.
Ci sono diversi farmaci in commercio, dagli antiacidi ai protettori della mucosa gastrica ma il vero rimedio rimane sempre lo stile di vita. È fondamentale anche limitare l'uso di alcool, fumo, medicinali e soprattutto limitare lo stress.
Un'altra importante arma a nostra disposizione consiste nel digiuno. Si è osservato infatti che lasciare lo stomaco senza cibo un giorno a settimana lo aiuta a rigenerarsi.
Tra i rimedi verdi che si possono scegliere indichiamo una tazza di decotto di Altea e Liquirizia dopo i pasti per risolvere i problemi di iperacidità che causa gastrite per infiammazione della mucosa, portando bruciori acuti.
Una tazza di infuso di zenzero e cumino a fine pasto quando le dispepsie sono causate da scarsa produzione di enzimi digestivi o di acido cloridrico. In tal caso il cibo staziona tanto nello stomaco provocando fermentazione pesantezza nausea meteorismo.
Tilia tomentosa MG 1 DH, 30 gocce prima di pranzo e cena per due mesi assorbe l' eccesso di acidi, svolge un'azione riparatrice sulla valvola gastro-esofagea, utile quindi nei cadì di reflusso gastrico . Inoltre avendo un'azione ansiolitica riduce gli spasmi gastrici che danno risalita degli acidi.
Dott.ssa Liliana Russo