Quante volte capita che mentre si fa un po’ d’ordine, magari rovistando nei cassetti o pulendo qualche vecchio mobile, ci si ritrova tra le mani delle monete che non vedevamo da anni? Succede a tutti prima o poi, e spesso quelle monete sono proprio le vecchie lire, che ormai non si usano più da tantissimo tempo, ma che, boh, un po’ di nostalgia la fanno venire.
Tra queste, una di quelle che capita di trovare piu spesso è la 500 lire bimetallica, che ha un aspetto davvero particolare e che molti ricordano con affetto. Ora, di base queste monete non hanno piu valore, cioè non le puoi certo usare per comprare il pane, questo è chiaro. Ma nonostante questo, ci sono persone che sono disposte a pagarle anche cifre molto alte, proprio perché sono oggetti da collezione e c’è chi le cerca disperatamente per completare la propria raccolta.
Ecco, il mercato numismatico è pieno di gente che impazzisce per queste cose, e non si fanno problemi a spendere soldi pur di avere pezzi rari e ben conservati. A proposito, parliamo un attimo delle caratteristiche di questa famosa 500 lire bimetallica, che sicuramente ha lasciato il segno nella memoria di chi l’ha usata.
I difetti di fabbricazione
Prima di tutto, la cosa più evidente è che è fatta di due metalli diversi, bronzital al centro e acmonital all’esterno. Questa combinazione la rende subito riconoscibile e diversa da tutte le altre monete dell’epoca. E poi c’è il discorso delle edizioni speciali e degli errori di conio, che sono un po’ il sacro Graal per i collezionisti.
Cioè, se hai una 500 lire con qualche difetto di fabbricazione, tipo un bordo un po’ ovale o un disegno leggermente fuori posto, potresti aver trovato un piccolo tesoro. E non è mica uno scherzo, perché ci sono persone disposte a pagare anche centinaia di euro per questi dettagli che, alla fine, sono solo errori della zecca.
Prendiamo ad esempio la 500 lire bimetallica del 1991, che ha un cerchio esterno un po’ deforme, quasi ovale invece che rotondo. Questo errore la rende molto rara e il suo valore arriva anche a 100 euro a pezzo. Ora, pensateci un attimo: una monetina che una volta serviva per prendere il gelato oggi può valere più di 100 euro, assurdo no?
Quanto valgono le lire bimetalliche
Ma non è finita qui, perché anche la versione del 1987 ha qualcosa di speciale. In questo caso, l’errore è nel disegno centrale, che non è perfettamente al centro ma un po’ spostato verso destra. Magari a occhio nudo non lo noti subito, ma i collezionisti ci vanno pazzi per queste cose, tanto che questa moneta può arrivare a valere 200 euro.
E poi c’è la mitica 500 lire del 1982 con la scritta “Prova”, che è tipo il non plus ultra delle 500 lire bimetalliche. Questa era una delle prime versioni, fatte solo in pochissimi esemplari, quindi chi ce l’ha si trova tra le mani un vero pezzo da collezione. E infatti il suo valore si aggira tra i 500 e i 600 euro, mica male per una vecchia moneta che molti magari buttano via senza pensarci troppo.
Quindi, se vi capita di trovarne una mentre sistemate casa, non fate l’errore di liberarvene subito. Meglio controllare bene, magari portarla da un esperto per farla valutare, perché potrebbe valere molto più di quanto pensiate. Magari non ci fate caso, ma quella moneta che avete lasciato in un cassetto per anni potrebbe trasformarsi in una piccola fortuna.
Cosa considerare
Ovviamente, il valore dipende da vari fattori, come lo stato di conservazione, l’anno di emissione e la rarità. Per esempio, se la vostra 500 lire è consumata, graffiata o sporca, allora vale molto meno rispetto a una che sembra appena uscita di zecca. I collezionisti vogliono roba perfetta, per cui anche un piccolo graffietto può fare la differenza.
E poi c’è il fattore nostalgia, che non va sottovalutato. Cioè, ci sono persone che collezionano queste monete non tanto per il valore economico, ma perché gli ricordano l’infanzia, gli anni ’80 e ’90, quando la lira era ancora la nostra moneta. Per molti, avere una 500 lire è come avere un pezzetto di quel periodo, ed è per questo che sono disposti a spendere. Ma quindi, quanto possono valere oggi queste 500 lire bimetalliche? Beh, dipende da tanti fattori.
Se parliamo di quelle più comuni, il valore non è così alto, magari 3 o 4 euro al massimo. Ma se avete la fortuna di possedere una di quelle con errori di conio o edizioni speciali, allora i prezzi salgono, anche fino a 600 euro. Ora, una domanda che molti si fanno è: dove si possono vendere queste monete? Beh, ci sono vari modi.
Per concludere il nostro discorso
Potete provare nei negozi di numismatica, che di solito fanno valutazioni abbastanza precise. Oppure online, su siti di aste come eBay, dove a volte si trovano acquirenti disposti a pagare anche più del dovuto. Certo, bisogna fare attenzione alle truffe, perché in questo mondo c’è sempre chi cerca di approfittarsene.
Quindi, se volete vendere una moneta, assicuratevi di sapere bene il suo valore e di affidarvi a esperti del settore. Quindi, ricapitolando: se trovate una 500 lire bimetallica in giro per casa, non buttatela via Potrebbe valere più di quanto immaginate. Controllate l’anno, guardate se ci sono errori particolari e, se vi sembra una di quelle rare, portatela a far valutare. Magari vi ritrovate con qualche soldo in più in tasca, che non fa mai male, no?