Allora, l’insalata russa è una di quelle cose che sulle tavole delle feste ci sono sempre, tipo un classico intramontabile. È una ricetta semplice, pochi ingredienti, niente di strano, però viene fuori una roba super cremosa e buonissima. E poi ognuno la fa a modo suo. Di base ci vanno patate e carote.
Poi piselli, uova sode e cetriolini sott’aceto, tutto tagliato piccolo e mescolato con la maionese – e se la fai in casa è tutta un’altra storia. C’è chi la prepara il giorno prima per farla insaporire bene e in effetti ha senso, perché più riposa, più diventa buona. La cosa fondamentale è tagliare tutto più o meno uguale.
Sennò ti ritrovi con pezzi giganti di patata e micro pezzetti di carota, e non va bene. Anche la cottura è importante: ogni verdura ha i suoi tempi, quindi niente pentolone unico, meglio lessarle separatamente. Dopo, via in acqua e ghiaccio così restano belle sode e colorate, perché se no diventano mollicce e scolorite, e fanno tristezza.
Come condire l’insalata russa
Le uova vanno cotte giuste, otto minuti e via, sennò il tuorlo diventa verdastro e sa di zolfo, e no, non è il massimo. Poi in acqua fredda subito, così si sgusciano senza impazzire. Quando sono pronte, si tagliano a cubetti e si buttano insieme alle verdure. I cetriolini sono fondamentali, danno quel tocco di acidità che ci sta da dio con la maionese.
Se non ti piacciono, puoi metterci capperi o olive, ma il sapore cambia un po’. Parliamo di maionese: fatta in casa è tutta un’altra cosa. Uova, olio di semi, aceto, un pizzico di sale, frulli col mixer a immersione e in un attimo hai una crema densa e perfetta. Il trucco è non muovere troppo il frullatore all’inizio, se no impazzisce e ti ritrovi con una roba liquida.
Se succede, niente panico: aggiungi un altro tuorlo e riprova, spesso si sistema. Quando hai tutto pronto, mescoli ma con calma, senza schiacciare tutto. Deve restare bella compatta, non diventare una poltiglia. A questo punto sarebbe già buona da mangiare, ma se la lasci un paio d’ore in frigo – o meglio ancora tutta la notte – viene fuori ancora più buona.
Come servire l’insalata russa
Per servirla puoi metterla in un piatto grande o fare delle mini porzioni carine, dipende da quanto vuoi fare il figo. Poi oh, ogni famiglia ha la sua versione. C’è chi ci mette il tonno, chi il cavolfiore, chi la senape per dare più carattere alla maionese. Qualcuno addirittura usa la gelatina alimentare per farla stare bella compatta, tipo terrina.
Insomma, mille varianti, ma la base è sempre quella: verdure a pezzetti, maionese e qualcosa di saporito che stacca. Le origini? Boh, ci sono mille teorie. Qualcuno dice che l’ha inventata un cuoco belga a Mosca nell’Ottocento, altri giurano che sia francese e il nome “russa” venga dagli aristocratici russi che la mangiavano a palate.
All’inizio pare fosse roba di lusso, con caviale, aragosta e tartufo. Poi si è semplificata ed è arrivata a noi così com’è. E pensa che in Russia la chiamano insalata Olivier e ci mettono la carne. In Nord Europa, invece, la chiamano insalata all’italiana. Insomma, chi lo sa. Prepararla è facile, basta fare le cose con calma.
Altri consigli per la ricetta
Patate e carote a cubetti, via in acqua bollente il tempo giusto: dieci minuti le patate, sette le carote, quattro i piselli. Poi in acqua e ghiaccio. Intanto fai le uova sode e le lasci raffreddare. Nel frattempo, la maionese: uova, olio, aceto, frulli e via. Quando tutto è freddo, si butta tutto in una ciotola, si aggiungono i cetriolini e si mescola con la maionese.
Poi frigo e si aspetta. Quando è il momento, si sistema su un piatto da portata, un rametto di prezzemolo per fare scena e via in tavola. Alla fine, è una ricetta facilissima e pure divertente da fare. L’importante è non avere fretta e non lesinare con la maionese, che è quella che fa la differenza.
Se avanza, frigo e dura due o tre giorni, ma di solito finisce prima perché, diciamocelo, è troppo buona. Ecco, ora che hai la ricetta, devi solo provarla. Magari la prima volta viene un po’ meno perfetta, magari ti scordi di raffreddare le verdure o esageri con la maionese, ma fa niente. La cucina è così, si sperimenta, si sbaglia, si migliora.
Concludendo il discorso
Se vuoi rendere ancora più speciale questa ricetta, puoi anche divertirti a personalizzarla ogni volta in base ai tuoi gusti o a quelli degli ospiti. Magari aggiungi un po’ di senape per un tocco più deciso, oppure qualche pezzetto di mela per un contrasto dolce e fresco. L’importante è non aver paura di sperimentare, perché alla fine l’insalata russa è una di quelle cose che non stanca mai, sempre buona e perfetta per ogni occasione, dalle cene eleganti alle serate improvvisate con gli amici.
E poi diciamocelo, farla in casa dà una soddisfazione incredibile. Quando la tiri fuori dal frigo, bella compatta e saporita, e la metti in tavola, la gente la guarda e parte subito con i complimenti. E tu lì che fai finta di niente, ma dentro gongoli. Quindi, che aspetti? Procurati gli ingredienti e buttati: la prossima insalata russa memorabile potrebbe essere proprio la tua.