Ogni tanto ti sarà venuto in mente il pensiero secondo cui potrebbe essere un’ottima soluzione quella di avere in giardino una pianta di salvia, che sia in grado di produrre tantissime foglioline saporite e ricche di profumo per arricchire i tuoi piatti, con questa particolare erba aromatica. Diciamo che non è poi un’idea così sbagliata.
Infatti, alla luce di quello che la salvia rappresenta davvero, c’è da mettere in conto il fatto che questa erba ha un enorme potenziale, perché è una buona fonte di antiossidanti, di vitamine e di minerali, il tutto perfettamente in equilibrio con il corretto funzionamento dell’organismo, volto solo a raggiungere uno stato di completezza.
Ma cosa serve perché la produttività della salvia venga conservata e tenuta fortemente in considerazione durante tutto il processo di produzione e di fioritura? Vediamo di capire come aiutarla attraverso la potatura, in particolar modo, un momento molto importante per tutte le piante, compresa appunto anche la salvia nel massimo della sua produzione.
La salvia, ecco tutti i benefici
La salvia per sua natura è considerata una pianta officinale, questo perché incarna tutta una serie di benefici utilissimi per la salute in generale, a cominciare dal fatto che sia un ottimo sostegno per quanti hanno problemi con il sonno. Infatti, se consumi una tisana con base di salvia, potrai combattere agevolmente l’insonnia, ma anche agire per migliorare la digestione che può determinare un cattivo sonno.
Se consideri inoltre, che la tisana in generale agisce sul transito intestinale, una volta che ti ritroverai a bere almeno una volta al giorno una tisana tiepida di salvia, noterai in breve tempo miglioramenti in quanto al dimagrimento. Tutto questo è supportato dalla presenza in modo sostanziale di sostanze come amaricanti o polifenoli che aiutano tutti questi meccanismi.
E un dettaglio che spesso non si tiene in conto, ma che risulta particolare la sua funzione depurativa che va a migliorare la funzionalità del fegato, per cui diventa fondamentale consumarne in modo rilevante, specie se ci sono i primi segnali di diabete, diventando un ottimo modo per sostenere un’attività ipoglicemizzante.
Come curarla: attenzione alla potatura
Essendo una pianta perenne, la salvia praticamente è a tua completa disposizione durante tutto l’anno, ed è un dato questo che sicuramente va a tuo vantaggio perché ti permette di avere una continua produzione, ma che spesso mette in condizione di particolare fatica la pianta stessa che magari avverte una certa pesantezza.
Il fatto che sia perenne, infatti, non vuol dire assolutamente che sia una pianta sempre giovane; o meglio, mantiene la sua giovinezza solo perché sei tu che la determini attraverso la cura e la manutenzione costante. Pertanto, se controlli attivamente la pianta, ti potresti facilmente accorgere se ha bisogno di acqua, o se è necessario anche un intervento di potatura.
La potatura, in particolare, è una fase importante che può essere comunque effettuata sulla salvia per ben due volte l’anno: la prima in prossimità della fine dell’inverno e all’inizio della primavera e la seconda alla fine della fioritura estiva, preferibilmente quando si registra la fase della luna calante, una tecnica che secondo gli esperti risulta migliore e più propizia per tutte le piante, specie quelle perenni.
La conservazione della salvia
Per concludere, ci teniamo a darti anche qualche consiglio relativamente la conservazione della salvia, che sembrerà strano ma non è una cosa così meccanica e scontata come sembra. Infatti, la salvia, una volta racconta, va essiccata. Il processo di essiccazione va effettuato in modo molto attento e certosino, che tiene conto di alcune fasi in particolare.
Intanto, è bene sapere che le foglie di salvia essiccate sono utilizzabili per un anno dopo la loro raccolta, ma per poterle avere a nostra disposizione, è opportuno fare in modo che queste vengano essiccate, partendo dalla scelta delle foglie migliori, che devono essere accuratamente lavate e poi poste ad asciugatura su una griglia.
Se vuoi invece farli essiccare in mazzetti, conviene metterli a testa sotto in un luogo asciutto e aspettare per qualche settimana. Per la conservazione, in ogni caso, è meglio mettere la salvia sotto sale, utilizzando un canovaccio e posizionandoci le foglie all’interno, lasciandole macerare per una notte intera; a questo punto, le foglie di salvia così finalmente pronte verranno messe dentro un barattolo di vetro e chiuse per consumarle all’occorrenza.
Consigli aggiuntivi
Ricordatevi che la salvia è un’erba aromatica dal sapore particolarmente intenso, che per essere consumata necessita innanzitutto che questo gusto e questo sapore siano piacevoli e adatti al nostro palato. Per questo motivo, dobbiamo sempre pensare al nostro benessere, prima che ai benefici che le sono abbinati. Ma certamente utile può tornare consumarla unita a piatti particolari.
Un consiglio è quello di usare la salvia macinata, ma in questo caso è meglio metterla quando il piatto sarà ormai raffreddato, quindi dopo la cottura; stessa cosa è consigliabile anche con la salvia a foglioline, perché se portata ad alta temperature può perdere il suo reale aroma e anche tutti i benefici che le sono collegati.