Attenzione alla farina di larve: ecco dove viene utilizzata

La possibilità di produrre farine (e prodotti da esse derivati) di origine animale, ovvero impiegando larve d’insetto essiccate e macinate, ha suscitato un enorme scalpore tra le persone. Nonostante il clamore delle notizie relative a questo fatto, l’impiego di farine di origine animale sembrerebbe essere un’alternativa innovativa e dagli interessanti risvolti dal punto di vista nutrizionale.

Nell’industria alimentare, i prodotti a base di farina di larve sembra che stiano prendendo sempre più campo e potrebbero rappresentare, nel futuro prossimo, una nuova fonte alimentare, sostenibile dal punto di vista ambientale e ricca in proteine. Cibarsi degli insetti, anche se può sembrare strano, in alcune culture è un fatto comune.

Basti pensare alle cavallette fritte che vengono comunemente consumate in alcuni paesi del sud est asiatico, come la Thailandia, ma anche in Sud America e più precisamente in Messico. Inoltre, il liquore messicano più rinomato, il Mexcal, contiene al suo interno una larva d’insetto da ingerire. Prosegui con la lettura e scopri di più sull’argomento!

La farina di larve: di cosa si tratta?

Tra i più particolari e innovati prodotti alimentari, non si può non citare la farina di larve. Si tratta di un alimento dalla consistenza della farina che viene ottenuto a seguito della macinazione di larve d’insetto, precedentemente essiccate. La farina di larve, quindi, è una farina di origine animale, ad alto contenuto proteico, di cui l’Unione Europea avrebbe in tempi recenti regolamentato e autorizzato l’utilizzo.

In particolare, la specie d’insetto di cui è concessa la lavorazione per l’ottenimento di questo preparato è la larva del Tenebrio molitor, chiamato comunemente verme della farina. La larva in questione presenta un corpo lungo e affusolato, simile ad un cilindro, di colore biancastro nella fase giovanile che tende poi a virare al giallo ocra con la crescita.

La larva presenta delle piccole zampe a livello della zona toracica che le consentono di muoversi. L’adulto, invece, è coleottero con elitre striate di color marrone scuro, al di sotto delle quali sono presenti ali membranose che gli consentono di volare. Raggiunge dimensioni modeste, di circa 2 centimetri di lunghezza.

Come viene prodotta la farina di larve?

L’industria di produzione di farina di larve sembrerebbe essere in espansione. I processi cui gli insetti sono sottoposti constano di più fasi, fondamentali per l’ottenimento di prodotti di qualità. La fase iniziale consiste nell’allevamento delle larve in ambienti controllati. Successivamente, al momento in cui esse giungono a maturità, vengono raccolte e pulite.

Segue la fase di essiccazione, a basse temperature o tramite liofilizzazione, che consente di mantenere intatte le proprietà nutrizionali. A questo punto le larve sono pronte per essere macinati fino ad ottenere una polvere fine ed omogenea. La farina così prodotta può essere confezionata e messa in commercio, per poter essere impiegata per la preparazione di numerosi alimenti.

Il processo appena descritto sembrerebbe avere un minor impatto sull’ambiente rispetto ai processi di lavorazione che normalmente sono impiegati per la produzione di farine di origine vegetale, normalmente consumate nella nostra dieta quotidiana. Proprio per questo motivo potrebbe rappresentare una valida alternativa, per un futuro eco friendly e più sostenibile.

Scopri gli alimenti a base di farina di larve!

L’innovazione dell’impiego di farina di larve nell’industria alimentare risiederebbe nella sue caratteristiche nutrizionali: un alto contenuto proteico, elevate concentrazioni di acidi grassi insaturi e un alto contenuto in vitamine del gruppo B e minerali come magnesio e ferro. Tra gli alimenti prodotti impiegando la farina di larve troviamo il pane.

Oltre a questo, anche altri prodotti da forno vedrebbero tale farina come protagonista. E’ il caso di alcuni biscotti e dei cracker ma anche la pasta non è esclusa. Sembrerebbero essere arricchiti con farina di larve anche alcuni burger vegetali, in modo tale da renderli una buona fonte di proteine animali.

Non esenti dall’impiego di tale farina sono anche le barrette energetiche consumate solitamente dagli sportivi e alcuni integratori alimentari proteici. Un’ultima, ma non per importanza, utilizzazione della farina di larve riguarda l’industria veterinaria, per la produzione di mangimi per cani, gatti ma anche altri animali come il pollame e i pesci.

Un breve riepilogo

In conclusione, l’utilizzo della farina di larve nell’industria alimentare ha destato non poco scalpore tra i consumatori. Essa viene ottenuta da un processo di lavorazione delle larve di Tenebrio molitor (noto come verme della farina) allevate, pulite, essiccate e macinate fino ad ottenere una polvere fine ed omogenea, pronta per essere impiegata per altre preparazioni.

Tra queste possiamo citare i prodotti da forno come pane, biscotti e crackers, per poi proseguire con alcune tipologie di pasta. In ambito sportivo, potrebbe essere possibile trovare barrette energetiche e integratori alimentari ad alto contenuto proteico a base di farina di larve. Anche i mangimi per cani e gatti potrebbero essere prodotti impiegandola.

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