Qual è il miglior momento della giornata per fare stretching? Ecco la risposta

Lo stretching è un metodo per l’allungamento muscolare e consiste in una serie di esercizi utili che mirano a migliorare la flessibilità e l’estensione del movimento stesso del corpo, attraverso una serie di benefici tangibili che si possono acquisire giorno dopo giorno. Le techiche possono essere differenti e, spesso, sono

sottovalutate dagli stessi atleti. La pratica è di estrema importanza, non solo in ambito sportivo ma altresì in quello medico. I soggetti chiamati a una riabilitazione post infortunio sono chiamati a svolgere determinati esercizi che possono fare la differenza in un contesto di questo tipo. È indicato prima e dopo

ogni sessione sportiva o per lavorare sul corpo, affinché i muscoli possano sciogliersi e ritrovare la loro forma migliore. Vediamo insieme a che cosa serve, i benefici e quando è il momento migliore per fare stretching: ma è indicato proprio a tutti o ci sono delle controindicazioni? Approfondiamo meglio l’argomento.

Che cos’è lo stretching?

Il metodo è ispirato all’aerobica base americana degli anni ’80, raggiungendo l’Asia e l’Europa circa 30 anni fa. L’ideatore fu Bob Anderson, uno scrittore e insegnante di aerobica californiano che pubblico il suo libro omonimo. Il testo è ancora oggi considerato come un punto fermo e di riferimento per questa disciplina.

La parola deriva dal termine inglese “to stretch”, tradotto in italiano con la parola “allungare”. Il metodo utilizzato, infatti, consiste nell’allungare i muscoli e mobilizzare le articolazioni attraverso degli esercizi in grado di coinvolgere il tessuto connettivo, i tendini e le fasce muscolari. La capacità di movimento potrebbe cambiare a seconda

del soggetto e da altri fattori, quali la struttura ossea e il grado di estensibilità di legamenti, muscoli e tendini. Ovviamente, non bisogna trascurare il livello di riscaldamento corporeo e la temperatura ambientale presente. Indipendentemente da queto, le fibre dei muscoli hanno la capacità di estensione e di adattabilità continua.

A cosa serve fare lo stretching?

Il suo obiettivo primario, come ampiamente argomentato, è il miglioramento dell’elasticità del corpo e dei muscoli. Se svolto prima dell’attività fisica favorisce l’afflusso del sangue ai muscoli e l’allungamento degli stessi. Post workout è ideale per recuperare e allentare le tensioni muscolari prodotte dallo sforzo fisico. Permette inoltre un aumento della

flessibilità dei tessuti connettivi, incrementa la coordinazione, riduce la pressione delle arterie, migliora il benessere psicoficico, riduce lo stress emotivo, previene gli inforuni e le malattie legate alle ossa. Inoltre migliora l’efficienza di un atleta e sviluppa un certo tono di forza. È indubbio che i benefici di questa attività

siano molteplici, ma è importante accompagnare ogni movimento con la respirazione corretta, indispensabile per aiutare il corpo a rilassarsi e attenuare le tensioni favorendo l’ossigenazione. Ogni movimento porta il corpo a ritrovare la pace e il giusto equilibrio mancante, da effettuare in maniera corretta e con il consiglio di un esperto.

Come si fa lo stretching?

Per ottenere il massimo dei benefici dallo stretching è importante che tale pratica venga svolta in modo corretto, ottenendo man mano una routine personalizzata e mai azzardata. I muscoli dovrebbero essere allungati cercando di avvertire una tensione lieve, che non deve mai sfociare in dolore. Una fase determinante, lasciando il muscolo

in tensione per almeno 30 secondi, rilasciando per 2 secondi e ripetendo per 3 volte. Ogni movimento dovrebbe essere compiuto in maniera lenta e calma, soprattutto per i soggetti che soffrono di infiammazione cervicale. I movimenti lenti favoriscono un allungamento continuo dei muscoli e possono essere svolti in ogni posto,

dall’ufficio alla camera di casa propria fino in palestra o all’aperto. L’importante è dedicare almeno 10 minuti a questa pratica rispettando il proprio corpo e le regole di concentrazione per fare del bene e non “del male”. I benefici non sono solo per gli sportivi, ma per tutti coloro che passano del tempo seduti.

Quando farlo nella giornata? Il momento migliore

Lo stretching andrebbe svolto tutti i giorni per migliorare le condizioni del fisico e dei muscoli. Il momento migliore della giornata, secondo gli esperti, è il mattino presto quando ci si è appena svegliati e si dovrebbe preparare il corpo a una lunga giornata. Per questo motivo è indicato fare

una passeggiata o una sessione di sport, per poi dedicare 10 minuti allo stretching. È consigliato altresì la sera, quando il corpo ha necessità di ritrovare la sua postura e i muscoli desiderano rilassarsi. È importante svolgerlo nella maniera corretta, con i consigli degli esperti evitando in ogni modo il metodo fai da te.

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